Black stain ai denti: cause, prevenzione e trattamenti
Scopriamo cosa sono le black stain sui denti
Hai notato delle macchie scure sui tuoi denti che sembrano non voler andare via, nonostante la tua igiene orale quotidiana? Potresti soffrire di una condizione nota come “black stain”, una problematica dentale non così rara, nonostante il termine possa sembrarti piuttosto sconosciuto.
Le black stain sono una tipologia di pigmentazioni estrinseche, ossia pigmentazioni depositate ‘sopra’ sulla superficie dello smalto del dente.
Appartenendo alla stessa tipologia vengono spesso confuse con altre tipologie di pigmentazioni estrinseche, quali ad esempio da tabacco, da bevande/alimenti, da integratori.
Inoltre la loro colorazione molto scura può portare in errore e a confonderle con i processi cariosi, di formazione ben diversa però.
Come possono manifestarsi le black stain
Le black stain possono manifestarsi in due modi: il più comune è una linea di colore nero al colletto dei denti, ovvero la superficie di dente al margine gengivale, che può essere continua o tratteggiata.
In alternativa, possono manifestarsi sotto forma di tante macchie puntiformi diffuse in ampie aree delle superfici dentali.
Non vi è dubbio che le black stain sui denti rappresentino un disturbo estetico che può causare disagio e insicurezza nel paziente che presenta queste macchie.
Il team di Dental Competence Grosseto, attraverso questo approfondimento, ti spiegherà di seguito:
- quali sono le possibili cause di formazione delle black stain;
- le modalità di prevenzione;
- i trattamenti disponibili per ridurre o eliminare le macchie, per tornare ad ottenere un sorriso più sano e luminoso.
Quali sono le zone più interessate dalla loro diffusione?
Ma quali sono i punti dove è più probabile la formazione delle black stain?
Per quanto riguarda le black stain che si manifestano con una linea nera, le zone più interessate sono i colletti interni di molari e premolari (insieme ai solchi per quei pazienti che presentano la tipologia di ‘solchi profondi’) seguite poi dai colletti esterni. Di successiva colonizzazione sono le superfici degli elementi anteriori.
Per quanto riguarda invece le black stain puntiformi le zone primariamente interessate sono le superfici interne ed esterne di molari e premolari, mentre è più difficile che si riscontrino sulle superfici degli elementi anteriori, nell’adulto.
Come regola generale le zone principalmente interessate sono le superfici più nascoste e ruvide, che sono di più difficile mantenimento a casa.
Le black stain sono un fenomeno abbastanza comune nel periodo dell’infanzia, periodo in cui si manifestano nella forma più diffusa a molte superfici dentali anche in zona estetica, per poi diminuire drasticamente in numero o scomparire completamente durante la pubertà.
In alcuni casi permangono anche nell’età adulta, generalmente nella forma al colletto dei denti e in estensione ridotta.
L’insorgere direttamente in età adulta è la forma più rara di black stain, e generalmente si cerca di indagare una possibile causa in un qualche cambiamento nello stile di vita del soggetto.
Come si formano nello specifico le black stain?
Ma qual è il processo di formazione delle black stain? Il tutto nasce a causa di un composto insolubile di solfuri ferirci.
I batteri cromogeni che vivono nel nostro cavo orale hanno un loro ciclo vitale durante il quale producono una sostanza a base di zolfo (solfuro d’idrogeno) che va a legarsi al ferro presente nella saliva creando il composto che pigmenta i denti.
Le principali cause delle black stain sono sostanzialmente le seguenti:
- quantità elevata di batteri cromogeni nel cavo orale;
- un eccesso di ferro nella saliva;
- alimentazione squilibrata;
- passaggio di batteri cromogeni diretto o indiretto.
L’eccesso di ferro libero nella nostra saliva può essere dato da:
- sanguinamento, sintomo di una gengivite anche se lieve;
- alterazione metabolica della sintesi del ferro;
- alimentazione squilibrata;
- utilizzo di integratori contenenti ioni ferrici.
Quali sono i batteri coinvolti nella formazione delle black stain? Principalmente si tratta di batteri anaerobi ovvero vivono in assenza di ossigeno, tra cui:
- gram-positivi cromogeni tra cui Actynomices israeli e Actynomices naeslundi;
- gram-negativi tra cui Porphyromonas gengivalis e Prevotella melaninogenica.
Le Black Stain sono una patologia antiestetica ma innocua, ovvero non porta danni alla struttura del dente, ma porta ad un disagio del paziente a livello estetico.
Rimedi per eliminare la problematica antiestetica delle black stain
Per intervenire in maniera efficace sulle Black Stain bisogna agire su due fronti: rimozione e prevenzione.
La prima cosa da fare, quando si nota la formazione di queste pigmentazioni, è quella di rivolgersi allo studio odontoiatrico per una visita e una corretta diagnosi, a seguito della quale si verrà reindirizzati ad una seduta di igiene orale professionale.
In questa seduta, oltre alla rimozione di placca e tartaro, vengono rimosse anche le pigmentazioni estrinseche tra cui le black stain tramite varie tecniche (paste lucidanti, airlfow, gommini).
Sempre nel contesto della seduta di igiene orale professionale verranno valutate e all’occorrenza aggiunte/modificate le abitudini di igiene orale domiciliare del paziente.
Ecco alcuni dei principali consigli che potrebbero essere dati al paziente, durante questa seduta:
- l’utilizzare uno spazzolino elettrico o sonico è maggiormente indicato rispetto allo spazzolino manuale;
- individuare gli adeguati presidi interdentali tra filo interdentale e scovolino;
- cambiare più frequentemente spazzolino/testine;
- lasciar asciugare all’aria le setole dello spazzolino in quanto l’umidità favorisce la proliferazione batterica;
- evitare il contatto con gli spazzolini degli altri membri del nucleo familiare;
- prescrivere prodotti specifici per l’igiene orale domiciliare.
Molto efficaci come ausilio nel mantenimento a casa sono i prodotti contenenti lattoferrina, sia per le manovre di igiene orale (dentifrici, collutori), sia in forma di integratori.
Difatti, la lattoferrina si lega al ferro libero nell’ambiente, sottraendolo ai batteri; inibisce cosi lo sviluppo dei batteri e conseguentemente del solfuro d’idrogeno necessario per la formazione dei solfuri ferrici (pigmentazione nera).
Possono essere consigliati in aggiunta anche probiotici, utili per il mantenimento dell’equilibrio del microbiota orale.
Fondamentale è eseguire controlli regolari presso odontoiatra ed igienista dentale per monitorare e mantenere lo stato di salute del cavo orale in primis ed anche lo stato estetico.
Conclusioni
Come abbiamo visto, le black stain sui denti possono essere una problematica antiestetica fastidiosa, ma del tutto trattabile.
Prevenirne la formazione è sicuramente possibile, adottando una corretta igiene orale, una dieta equilibrata e controlli regolari dal dentista.
In caso di macchie già presenti sui denti (si pensi alle macchiette bianche), rivolgersi ad un centro specializzato come lo Studio Dental Competence di Grosseto può rappresentare una soluzione efficace per ripristinare il colore naturale dei denti e migliorare l’aspetto estetico del sorriso.
Abiti a Grosseto o in provincia (oppure vivi nei territori limitrofi e sei venuto a conoscenza della nostra realtà)?
Non perdere l’occasione di effettuare una prima visita di controllo, così da monitorare lo stato di salute della tua igiene orale!
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