Differenza tra dentista e odontoiatra: esiste davvero?
Introduzione
Esiste davvero una differenza tra dentista e odontoiatra, o ci stiamo riferendo alla stessa figura professionale? Si tratta di un quesito all’apparenza banale, ma che merita di essere approfondito.
La comprensione chiara di questi ruoli è fondamentale, non solo per chi lavora nel settore, ma anche per i pazienti, che hanno tutto l’interesse a scegliere il professionista più adatto per le loro esigenze.
In realtà, la risposta a questa domanda può essere data senza fare troppi preamboli.
Contrariamente a ciò che alcuni potrebbero pensare, i termini “dentista” e “odontoiatra” si riferiscono alla stessa figura professionale.
Entrambi descrivono un professionista che si occupa della diagnosi, prevenzione e trattamento delle malattie che colpiscono denti, bocca, mascelle e tessuti ad essi correlati.
Questo chiarimento iniziale serve a dissipare subito eventuali confusioni e fornirà una base solida per l’approfondimento che faremo adesso, nel quale esploreremo le specificità che caratterizzano l’odontoiatria.
Partiamo, innanzitutto, con alcuni cenni storici relativi all’evoluzione di questa professione.
Evoluzione storica delle professioni odontoiatriche
Nel corso degli anni la professione odontoiatrica ha subito significative evoluzioni, riflettendo i cambiamenti nel campo della medicina e della cura della salute orale.
Prima della metà degli anni ’80, in Italia, il termine “dentista” era comunemente usato per indicare un laureato in Medicina e Chirurgia che operava in campo odontoiatrico.
A quel tempo, la professione poteva essere esercitata soltanto da medici chirurghi iscritti all’Ordine dei medici, anche senza possedere una specializzazione specifica.
Il momento di svolta si è avuto nel 1980 con l’introduzione del corso di laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria.
Questo cambiamento ha portato alla creazione di una nuova figura professionale: l’odontoiatra.
Tale evoluzione ha allineato l’Italia agli altri paesi europei, definendo meglio il campo di competenza e la formazione richiesta per chi si dedica alla cura della salute orale.
Da allora, il termine “odontoiatra” è stato utilizzato per descrivere indifferentemente questa figura professionale e quella del dentista, fondendole di fatto in un’unica entità.
Questa evoluzione storica è cruciale per comprendere il contesto attuale in cui operano dentisti e odontoiatri.
Il passaggio dalla figura del medico chirurgo specializzato in odontoiatria, al laureato in odontoiatria e protesi dentaria, ha permesso di delineare più chiaramente il campo di competenza specifico di questi professionisti, rafforzando l’importanza e la specificità della cura orale.
Dentisti e odontoiatri sono arrivati a condividere lo stesso campo di competenza, focalizzando l’attenzione sulla salute e il benessere orale dei pazienti.
Formazione e competenze proprie di un odontoiatra
Esaminando la formazione e le competenze di un odontoiatra, possiamo notare specificità e peculiarità che caratterizzano questa figura professionale.
Per diventare odontoiatri è necessario, innanzitutto, possedere un titolo di laurea specifico:
- in Odontoiatria e Protesi Dentaria;
- in alternativa, in Medicina e Chirurgia (oggi solo una piccola parte dei dentisti proviene da questo percorso di studi. Come abbiamo visto, prima del 1980, questa era l’unica opzione possibile, alla quale seguiva solitamente una specializzazione in Odontostomatologia).
Dopo la laurea, l’odontoiatra ha l’opportunità di frequentare corsi di specializzazione, che possono essere di durata triennale o quadriennale, analogamente a quanto avviene per i laureati in medicina.
Ma non è finita qui: è essenziale ricordare che in Italia, sia coloro che si identificano come dentisti sia come odontoiatri, devono detenere un’autorizzazione specifica: la registrazione all’Albo degli Odontoiatri.
Si tratta di un elenco accessibile al pubblico che chiunque può consultare attraverso il portale della FNOMCeO (Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri), specificatamente nella sezione dedicata alla ricerca dei professionisti.
Di conseguenza, un medico non iscritto all’Albo degli Odontoiatri, NON HA ALCUN TITOLO per esercitare l’odontoiatria, né presso una sua struttura, né presso la struttura di proprietà di un altro professionista.
Che differenza sussiste tra odontoiatra ed odontotecnico?
Se la differenza tra dentista e odontoiatra non sussiste nella pratica, in quanto si usano i termini come se l’uno fosse il sinonimo dell’altro (solitamente si tende a usare il termine “dentista” in un contesto più amichevole, quindi meno professionale), lo stesso non si può dire se si effettua una distinzione tra odontoiatra e odontotecnico.
La differenza tra un odontoiatra e un odontotecnico è sostanziale, e riguarda sia la formazione che le responsabilità professionali.
L’odontoiatra è un professionista sanitario che si occupa della diagnosi, prevenzione e trattamento delle malattie del cavo orale e dei denti.
Come abbiamo visto, per diventare odontoiatra è necessario completare un corso di laurea specifico in Odontoiatria e Protesi Dentaria, seguito da un’iscrizione all’Albo professionale degli Odontoiatri.
L’odontoiatra è qualificato per eseguire una vasta gamma di procedure, dalla pulizia dei denti, al trattamento di carie, alla realizzazione di protesi, fino ad interventi più complessi, come ad esempio quelli che prevedono l’installazione di impianti dentali o l’estrazione di denti ormai non più recuperabili.
Tale figura professionale ha, quindi, una formazione medica specifica e può intervenire direttamente sul cavo orale del paziente.
L’odontotecnico, invece, è un tecnico specializzato nella realizzazione di dispositivi odontoiatrici, come protesi dentali fisse e mobili, corone e ponti.
Per esercitare questa professione non è richiesta una laurea in medicina o in odontoiatria, ma è necessario un diploma di scuola secondaria specifico e l’iscrizione al ministero della salute come “fabbricante di dispositivi medici“.
L’odontotecnico lavora su prescrizione dell’odontoiatra e non può effettuare alcuna manovra, direttamente nel cavo orale del paziente.
Il suo ruolo è quindi limitato alla progettazione e alla fabbricazione di protesi e dispositivi su misura, basati sulle indicazioni fornite dall’odontoiatra.
Conclusioni
Come abbiamo visto, la distinzione tra dentista e odontoiatra è spesso oggetto di confusione e malintesi.
Tuttavia, questi due termini sono, nella pratica contemporanea, da considerarsi alla stregua di sinonimi, l’uno dell’altro.
Con l’evoluzione della formazione in odontoiatria e la creazione di percorsi accademici specifici, la distinzione tra dentista e odontoiatra si è pressoché azzerata.
Questa evoluzione terminologica e professionale non solo ha semplificato la comprensione dei ruoli nel campo odontoiatrico, ma ha anche reso più chiaro per i pazienti il tipo di assistenza che possono aspettarsi.
Per il paziente la distinzione tra dentista e odontoiatra è una problematica relativa; ciò che conta è trovare una realtà che sappia davvero prendersi cura della propria salute orale nel corso degli anni.
In questo contesto, Dental Competence Grosseto rappresenta una garanzia assoluta, per l’intero territorio maremmano.
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