Estrazione denti da latte: quando e come farlo, con sicurezza
Introduzione
L’estrazione dei denti da latte rappresenta un momento importante nel percorso di crescita di ogni bambino, in quanto marca il passaggio dall’infanzia all’età adulta, grazie alla successiva comparsa dei denti permanenti.
Crediamo che tutti quelli che ci stanno leggendo in questo momento si ricordino, più o meno, il momento in cui hanno iniziato a cadere i primi dentini, e adesso sarete sicuramente emozionati pensando a quando capiterà ai vostri figli.
Ma quando è il caso di estrarre un dente da latte, prossimo ormai alla caduta? E, soprattutto, come farlo nel modo più opportuno?
Questo articolo si focalizza proprio su questi aspetti, sempre tenendo presente che in molti casi non è necessario fare alcunché, in quanto i denti da latte del vostro bambino inizieranno a cadere da soli (e se non cadessero nei tempi previsti? Leggi questo articolo, a tal proposito!)
In merito all’estrazione dei denti da latte nei bambini, le metodologie variano in base alle esigenze specifiche del piccolo paziente.
Le tecniche di estrazione vanno dalla semplice manipolazione fai-da-te, utilizzando le dita o del filo interdentale, fino all’intervento professionale da parte di un dentista ma, come vedremo, solo in determinati casi.
Togliere un dente da latte fa male?
Generalmente, l’estrazione di un dente da latte è un processo indolore, grazie alla naturale predisposizione del corpo a questo cambiamento così importante.
I denti da latte, infatti, sono uniti alle gengive attraverso un legame delicato, che si allenta progressivamente fino a permettere la caduta del dente senza alcun tipo di fastidio.
Nonostante ciò, in determinate situazioni, l’estrazione dei denti da latte nei bambini può causare lievi fastidi.
Tale sensazione si manifesta principalmente quando il dente non è sufficientemente mobile o presenta radici particolarmente profonde.
Allo stesso modo, condizioni quali infiammazioni o infezioni gengivali presenti nel cavo orale del bambino (in contemporanea con la fase di caduta) possono intensificare il senso di disagio, in caso di dente mobile, ma non così predisposto a cadere.
Per minimizzare il disagio, in questi casi, è fondamentale adottare misure preventive davvero basilari: mantenere un’ottima igiene orale domestica, eseguendo sciacqui con acqua tiepida post pasto per pulire l’area interessata, è qualcosa che il bimbo non avrà problemi a fare autonomamente.
Qualora il dolore dovesse persistere, è vivamente consigliato rivolgersi al vostro pedodonzista di fiducia.
In generale, è comunque opportuno aspettare che il dente da latte diventi completamente mobile prima di considerare un intervento casalingo, evitando forzature che potrebbero complicare il processo naturale di rinnovamento dentale.
Come capire quando togliere un dente da latte
Ma quando è il momento di togliere un dente da latte? Ci sono dei segnali preparatori da considerare?
In realtà è tutto molto semplice. Generalmente, il segnale più chiaro che il dente da latte sta per cadere, è la sua mobilità.
Quando si nota che il dente da latte inizia a oscillare leggermente al minimo contatto, ciò indica l’avvio del suo naturale processo di distacco.
Questo fenomeno si verifica perché il dente definitivo, crescendo, spinge dal basso, riducendo progressivamente l’attaccamento del dente da latte al tessuto gengivale (in casi come questi, poiché sussiste solo un debole legame con la gengiva, il bambino non proverà alcun tipo di fastidio).
Se, inoltre, si osserva una piccola separazione tra il dente stesso e la gengiva, tale distacco sarà la prova che il dente permanente in eruzione avrà eroso completamente la radice del dente da latte, preparando il terreno per la sua emersione.
Cosa diversa è il caso in cui, muovendo il dente, il bambino sente fastidio, o se i movimenti portano a piccole fuoriuscite di sangue: questo non accade in un dente pronto a cadere, ciò vuol dire che bisognerà attendere ancora qualche giorno.
Togliere i denti da latte in casa: come farlo in sicurezza
Come abbiamo visto, se state notando che il dente da latte del bambino presenta una certa mobilità, è probabile che manchi davvero poco alla sua caduta.
In questi casi conviene attendere che caschi naturalmente, o provvedere con la sua estrazione?
L’estrazione dei denti da latte in casa richiede delicatezza e pazienza, soprattutto se il bambino avverte ansia o timore riguardo al processo.
È importante comunicare apertamente con lui, rispettando la sua volontà di lasciare che il dente cada da solo, evitando di esercitare pressione se non si sente pronto.
Se si optasse per l’estrazione del dente da latte a casa, esistono metodi sicuri e non invasivi per accompagnare il dente da latte nella sua fase finale, assicurando un’esperienza senza traumi per il piccolo.
Una pratica comune include l’incoraggiamento a utilizzare la lingua per giocare delicatamente con il dente, facilitandone la caduta naturale.
Alternativamente, mordere alimenti croccanti come una mela può provocare la caduta del dente, prestando attenzione a evitare l’ingestione accidentale.
L’uso di uno spazzolino morbido, accettato dal bambino per familiarità, può aiutare a dislodare il dente con movimenti leggeri e non forzati.
L’approccio più diffuso prevede l’uso di una garza sterilizzata: asciugare il dente e afferrarlo con delicatezza ma fermezza, compiendo un movimento rapido e sicuro per minimizzare il disagio.
Ricordiamo che è essenziale garantire che il dente sia sufficientemente libero prima di procedere, evitando azioni premature che possono causare dolore o paura.
L’applicazione locale di ghiaccio può essere utile per diminuire la sensibilità della zona, rendendo l’esperienza di estrazione più tollerabile.
Ricordiamoci sempre di lavare le mani prima di toccare la bocca del bambino e di rassicurarlo continuamente, sottolineando l’assenza di dolore nell’operazione.
Cosa fare post estrazione del dente da latte a casa?
Dopo aver estratto il dente da latte, è del tutto normale che ci sia una piccola fuoriuscita di sangue, soprattutto nel punto in cui sussisteva ancora aderenza con il tessuto gengivale: in questi casi si consiglia l’uso di una garza sterile, piegata e posizionata direttamente sulla zona interessata.
Incoraggiare il bambino a mordere delicatamente la garza per un quarto d’ora contribuirà a stabilizzare il sanguinamento, favorendo la formazione del coagulo di sangue necessario per la cicatrizzazione.
Questi risciacqui aiutano a mantenere pulito il cavo orale e a facilitare una pronta guarigione.
Quando ricorrere al supporto di un dentista per l’estrazione del dente da latte?
Come abbiamo visto, per togliere un dente da latte non è necessario il supporto di un dentista, in quanto si tratta di un operazione molto semplice da fare, o che avviene in maniera del tutto naturale.
Esistono, comunque, alcuni casi da tenere presente.
Ad esempio, quando un dente da latte non mostra segni di mobilità adeguata, nonostante la presenza del dente permanente che cerca di farsi strada, potrebbe essere necessario richiedere un intervento specialistico.
Questo serve a garantire che il dente permanente possa emergere nella posizione corretta, mantenendo così l’allineamento dentale ottimale.
Anche in situazioni di dolore persistente o disagio legato al dente da latte, potrebbe essere utile richiedere un controllo da parte del dentista.
Il dolore potrebbe rivelare la presenza di condizioni quali carie profonde, infezioni o infiammazioni che necessitano di trattamenti specifici, che talvolta includono l’estrazione del dente problematico.
Altri casi in cui può essere utile richiedere un controllo da parte del vostro dentista di fiducia, sono i seguenti:
- sovrapposizione dentale, dove il dente permanente emerge in una posizione diversa da quella del dente da latte;
- presenza di traumi o lesioni che possono compromettere l’integrità del dente da latte, utile per prevenire complicanze future, come il rischio di danneggiare il germe del dente permanente sottostante;
- presenza di radici di denti da latte che non si riassorbono naturalmente possono impedire la caduta spontanea del dente, rendendo necessaria l’estrazione professionale per facilitare l’eruzione del dente definitivo.
Conclusioni
Ribadendo l’importanza di valutare periodicamente l’evoluzione dentale dei propri figli, dall’emergenza dei primi denti da latte fino al completo sviluppo della dentatura permanente, è essenziale sottolineare come un controllo periodico dal dentista rappresenti non solo una pratica di buona prevenzione, ma anche una rassicurazione per genitori e bambini.
La caduta dei denti da latte e l’affacciarsi dei denti permanenti sono tappe fondamentali che, se monitorate da uno specialista, possono procedere in modo naturale e senza intoppi, evitando così problematiche future che potrebbero compromettere la salute orale del bambino.
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Situati in Via Aurelia Nord, 219, a Grosseto, mettiamo a disposizione un team di odontoiatri esperti, pronti ad accogliervi con professionalità e competenza per ogni necessità: dalla semplice visita di controllo alla risoluzione di patologie specifiche come carie o altre condizioni che potrebbero interessare il cavo orale.
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Odontoiatra at Dental Competence Grosseto
Odontoiatra presso il Centro Odontoiatrico Dental Competence di Grosseto.
Laureato nel 2011 in Odontoiatria e Protesi presso l’Università Degli Studi di Siena, con esperienza in protesi, conservativa, endodonzia, parodontologia e chirurgia orale.
CV completo del Dr. Davide De Rosa Palmini
Laureato nel 2011 in Odontoiatria e Protesi presso l’Università Degli Studi di Siena, con esperienza in protesi, conservativa, endodonzia, parodontologia e chirurgia orale.
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