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Iperplasia Gengivale: Non Solo Una Questione Estetica

Iperplasia gengivale: non solo una questione estetica

Introduzione

L’iperplasia gengivale, comunemente intesa anche con il termine di ipertrofia gengivale, descrive un’alterazione caratterizzata da un ingrossamento notevole del tessuto gengivale.

Questo fenomeno si manifesta quando le cellule delle gengive iniziano a moltiplicarsi in modo eccessivo, portando alla formazione di un tessuto gengivale più spesso, che talvolta può coprire parte del dente.

Di conseguenza le gengive appaiono più voluminose, possono assumere una colorazione più scura del normale e, in alcuni casi, provocare disagio o dolore.

Questo aumento di volume non rappresenta soltanto una questione estetica, ma può avere ripercussioni significative sulla salute orale.

Una gengiva ingrossata tende a rendere più difficili le pratiche di igiene quotidiana, come lo spazzolamento e l’uso del filo interdentale, favorendo l’accumulo di placca e tartaro.

Questi fattori possono aggravare ulteriormente la condizione o provocare altre malattie gengivali, quali gengiviti o parodontiti.

In questo approfondimento, tratteremo diffusamente sulle cause e i trattamenti solitamente messi in atto per trattare i casi di iperplasia gengivale: continuate a leggere per saperne di più!

Quali sono le cause dell’iperplasia gengivale?

Comprendere le cause dell’iperplasia gengivale è essenziale tanto per prevenire la problematica, quanto per trattarla nel modo corretto.

Problematiche di questo tipo sono riscontrabili come risposta ad infiammazioni (dovute a una scarsa igiene orale), cambiamenti ormonali, ma anche predisposizioni genetiche, e condizioni sistemiche che influenzano la salute dell’individuo nel suo complesso.

In generale, i farmaci giocano un ruolo significativo nell’insorgenza dell’iperplasia gengivale.

Certi calcio-antagonisti, utilizzati per trattare l’ipertensione, gli immunosoppressori come la ciclosporina, e alcuni antiepilettici come la fenitoina, sono noti per causare questa condizione come effetto collaterale.

Questi farmaci possono alterare la risposta delle gengive al trauma e alla placca, promuovendo un’iperproduzione cellulare.

Anche i cambiamenti ormonali, verificatisi durante la gravidanza o la pubertà, possono aumentare la sensibilità delle gengive, rendendole più suscettibili all’ingrossamento.

La predisposizione genetica e alcune malattie sistemiche, come il diabete, possono anch’esse predisporre a questa condizione, influenzando la reazione del tessuto gengivale agli stimoli esterni.

Sintomi dell’iperplasia gengivale

dolore gengivale causato da iperplasia

I sintomi dell’iperplasia gengivale possono variare in intensità, ma sono generalmente riconoscibili per le evidenti alterazioni che provocano nell’aspetto delle gengive.

Un segno distintivo è l’ingrossamento del tessuto gengivale, che diventa più voluminoso e talvolta ricopre una porzione maggiore dei denti. Questa condizione non solo modifica l’estetica del sorriso, ma può complicare anche l’esecuzione di una corretta igiene orale.

Le gengive interessate da iperplasia tendono ad assumere un colore rosso vivo o violaceo, segnalando uno stato di infiammazione. Spesso, possono sanguinare più facilmente rispetto al normale durante routine quotidiane come lo spazzolamento o l’uso del filo interdentale o dello scovolino.

Anche il disagio o il dolore durante la masticazione o quando le gengive vengono toccate sono sintomi frequenti, che rendono il momento del pasto poco piacevole.

L’iperplasia gengivale può altresì causare una sensazione di prurito o fastidio persistente alla bocca, influenzando negativamente la sensazione di benessere generale.

La presenza di gengive ingrossate e infiammate è non solo un problema di salute orale ma può anche avere un impatto psicologico sul paziente, a causa dell’effetto visivo che tale condizione comporta.

Quali conseguenze può avere l’iperplasia gengivale per la nostra salute orale?

Le conseguenze dell’iperplasia gengivale vanno ben oltre il mero aspetto estetico, incidendo significativamente sulla funzionalità orale e sulla salute generale del paziente.

La presenza di gengive ipertrofiche rende difficile l’eliminazione efficace della placca e del tartaro, aumentando il rischio di sviluppare gengiviti o, nei casi più gravi, parodontiti.

L’accumulo di placca nelle aree difficili da raggiungere, favorisce la proliferazione batterica, che può aggravare ulteriormente l’infiammazione gengivale e contribuire allo sviluppo di cattivo odore orale, noto come alitosi.

Questo scenario può avere ripercussioni non solo sulla salute orale ma anche sull’autostima e sulle relazioni sociali del paziente.

Inoltre, l’iperplasia gengivale può limitare la capacità di masticazione, influenzando l’assunzione di cibo e, di conseguenza, la nutrizione.

Nei casi in cui le gengive ricoprono una parte significativa dei denti, può risultare difficile per il dentista effettuare valutazioni precise o trattamenti odontoiatrici appositi, come la posa di corone o ponti dentali, compromettendo così la possibilità di mettere in atto queste opzioni terapeutiche.

Come viene effettuata la diagnosi?

Per diagnosticare l’iperplasia gengivale si inizia con un esame visivo, durante il quale il dentista valuta l’ingrossamento delle gengive, la loro colorazione e la presenza di eventuali sanguinamenti.

Tuttavia, per effettuare una diagnosi accurata, sono spesso necessari ulteriori esami che vanno oltre la semplice osservazione diretta.

Un esame parodontale dettagliato è essenziale per misurare la profondità delle tasche gengivali e valutare l’estensione dell’iperplasia.

Questo controllo fornisce informazioni preziose sullo stato di salute del tessuto gengivale e sul grado di infiammazione presente.

Tecniche diagnostiche come la Cone Beam 3D (eseguita quotidianamente presso il nostro studio) possono essere impiegate per osservare le condizioni dell’osso alveolare sottostante e per rilevare segni di malattie parodontali, che potrebbero essere correlate o aggravate dall’iperplasia gengivale.

In alcuni casi, può essere necessario effettuare un prelievo di tessuto gengivale per una biopsia, soprattutto se vi è il sospetto di cause sottostanti più serie, come la presenza di lesioni precancerose o cancerose.

Questo esame consente di escludere altre patologie e di confermare esclusivamente la diagnosi di iperplasia.

Altri esami consigliabili, a discrezione del dentista, possono essere i seguenti:

  • emocromo completo, utile per identificare eventuali anomalie sistemiche che potrebbero influenzare la salute gengivale, come alterazioni dei livelli ormonali o carenze vitaminiche;
  • analisi microbiologica del tartaro, che può rivelare la presenza di specifici patogeni che contribuiscono all’infiammazione gengivale.

La diagnosi di iperplasia gengivale richiede quindi un approccio multidisciplinare, che consideri sia i sintomi locali sia le possibili cause sistemiche, così da garantire una gestione ottimale del paziente e la scelta del trattamento più efficace.

Che tipologia di trattamento viene solitamente messa in atto?

trattamento per pulizia denti professionale

Il trattamento dell’iperplasia gengivale varia a seconda della causa sottostante e dell’estensione del tessuto gengivale coinvolto.

L’obiettivo principale è ridurre l’ingrossamento delle gengive e ripristinare la funzionalità e l’estetica della bocca.

Una delle prime strategie terapeutiche può includere l’adattamento o la sospensione dei farmaci che contribuiscono all’iperplasia (qualora si verificasse che sono loro i colpevoli di questa condizione), naturalmente sotto la guida di un medico.

Quando l’iperplasia è di origine infiammatoria, un’accurata pulizia professionale effettuata dall’igienista dentale può ridurre significativamente l’infiammazione e il volume delle gengive.

Queste procedure rimuovono la placca e il tartaro anche nelle aree più difficili da raggiungere con la normale igiene orale domestica.

Nei casi in cui l’ingrossamento persista o quando vi è una significativa compromissione estetica o funzionale, può essere necessario intervenire chirurgicamente.

La gengivectomia, una procedura che rimuove il tessuto gengivale in eccesso, e la chirurgia plastica muco gengivale sono tra le opzioni disponibili per ridurre l’iperplasia e riformare le gengive intorno ai denti.

Queste procedure migliorano non solo l’aspetto delle gengive ma anche la capacità del paziente di mantenere un’adeguata igiene orale domestica.

Inoltre, il trattamento dell’iperplasia gengivale può includere l’uso di collutori antibatterici o la prescrizione di antibiotici se si nota una significativa componente infettiva.

L’approccio terapeutico viene comunque personalizzato in base alle esigenze specifiche del paziente, considerando la salute orale complessiva ed eventuali condizioni mediche sottostanti.

Conclusioni

logo studio dentistico dental competence grossetoCome abbiamo visto, l’iperplasia gengivale rappresenta una condizione che, sebbene possa sembrare banale in un primo momento, merita attenzione e cura per le sue potenziali ripercussioni, tanto sulla salute orale quanto sul benessere generale del paziente.

Se abitate a Grosseto e avete bisogno di consulenza o trattamento per problematiche dentali a 360° (quindi non solo casi di iperplasia gengivale), il nostro studio dentistico, Dental Competence, vi offre competenza e professionalità per affrontare queste sfide.

Il nostro team di esperti odontoiatri, grazie a una profonda conoscenza nel campo dell’odontoiatria e all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, è in grado di proporre soluzioni personalizzate per rispondere a ogni esigenza.

La nostra sede si trova in Via Aurelia Nord, 219, a Grosseto.

Operativi da oltre 10 anni, ci impegniamo a fornire trattamenti odontoiatrici quotidiani di assoluta qualità, mirati a migliorare la salute e l’estetica del vostro sorriso.

Per informazioni o per prenotare una visita, potete contattarci allo 0564 453846 o compilare il form online disponibile sul nostro sito.

Saremo lieti di accogliervi e guidarvi verso il percorso più adatto per la cura della vostra salute orale.

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Dr. Davide De Rosa Palmini
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